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Reflusso gastroesofageo e ernia iatale: i nuovi colpevoli.

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basta

 

 

Noi siamo un lungo tubo che va dalla bocca all’ano!

 

Ripeto sempre che ho imparato a mie spese a guardare bene e da vicino agli effetti che il cibo che mangio produce in me: fisici e psicologici. In effetti siamo costituiti da un lungo tubo che va dalla bocca all’ano e che è il nostro apparato digerente nella sua completezza. Si comincia a predigerire  masticando con la bocca e si termina con l’intestino incaricato di trasformare gli ultimi brandelli di cibo.

Per questo mi ha fatto sempre sorridere, ed a volte tanta rabbia, una cara e vecchia amica affetta da ernia iatale e reflusso gastroesofageo. Sorridere, perché ha continuato per anni, malgrado le mie invocazioni a smetterla, a mangiare le cose più terribili, a cominciare dal cappuccino e brioscia mattutini rigorosamente da prendere al bar sotto casa.

Ho imparato, grazie alla macrobiotica, che:

  • nel reflusso gastroesofageo si ha una risalita di succo gastrico e alimenti parzialmente digeriti nell’esofago: questo genera nell’organo infiammazione perché esso non gode delle protezioni biochimiche naturali dello stomaco. C’è, all’origine, un eccessivo rilassamento del fondo dello stomaco e un prolungarsi eccessivo della digestione per colpa soprattutto della cattiva alimentazione.
  • nell’ernia iatale, a risalire nella cavità toracica, attraverso il diaframma, è addirittura il fondo dello stomaco; qui vi è un fattore costituzionale all’origine ma correggibile e migliorabile, come nel precedente disturbo, con l’alimentazione.

Sorvolo in questa sede su possibili concomitanti problematiche psicosomatiche per il miglioramento delle quali la persona affetta dovrebbe porsi domande del tipo: “Mi sento colpevole perché mangio cose che non fanno bene al mio corpo?” – C’è una situazione che non ho accettato?” – “Mi sento bloccato nell’esprimere sentimenti ed emozioni?” – “Che cosa mi pare difficile da digerire e da accettare?”.

Nei due casi, secondo la macrobiotica, non servono le diete ma bisogna modificare proprio il modello alimentare di base per renderlo più forte e meno “rilassato” e “rilassabile”. Quindi cereali integrali in chicco, legumi e verdure, principalmente. Il primo presidio è masticare moltissimo ogni boccone (prima digestio fit in ore) e non bere durante il pasto, ma solo lontano dal pasto stesso (per non diluire il cibo, naturalmente). Il secondo presidio è mangiare verdure solo cotte e scottate, ed anche fermentate, fin quando si migliora. Favorire inoltre cibi fermentati  in genere come miso, crauti. Ma soprattutto evitare i seguenti cibi che sono i più problematici in assoluto per tutto il sistema digerente, e, ribadisco, tutto!

  1. Ogni tipo di carne e insaccato che costringono lo stomaco a produrre in eccesso succhi gastrici fortemente acidi; una parte di questi cibi arriva nell’intestino non digerita e crea putrefazione e conseguente infiammazione (…quando non tumori).
  2. I latticini in genere, particolarmente il burro e compresi gli yogurt care amiche; i loro acidi grassi insaturi e il muco che generano ovunque nel corpo sono una potente bomba anti-salute.
  3. Lo zucchero, sempre, non solo quello bianco; lo zucchero con la sua azione fa danni già dalla sua entrata in bocca togliendo calcio e minerali ai denti; poi danneggia lo stomaco obbligandolo a produrre troppi succhi gastrici e fa male anche all’intestino tenue, distruggendo la flora batterica, e crasso, facendolo rilassare troppo e generando difficoltà nell’andare di corpo.

 

DISCLAIMER:
I CONTENUTI PRESENTATI IN QUESTO BLOG NON INTENDONO COMPLETARE NE’ SOSTITUIRE, IL PARERE DEL VOSTRO TERAPEUTA (MEDICO-PSICOLOGO-DIETOLOGO-MEDICINE ALTERNATIVE-ETC.) CURANTE DI FIDUCIA.

 

 


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