Credete davvero che la malattia sia un’anomalia,
magari casuale o sfortunata?
Le cause della malattia in MTC (Medicina Tradizionale Cinese) hanno come base il fatto incontrovertibile che la malattia stessa non è affatto un’anomalia. Tutto è dualità, e yin-yang sono semplicemente le rubriche che raggruppano i due differenti poli tra i quali è continuamente in atto un processo. Non c’è un polo che possa esistere senza il suo contrario-complementare. Così, malattia e salute sono due aspetti imprescindibili coesistenti nella stessa realtà, come scrive Jean-Marc Kespi. L’anormale è che la malattia sfugga, rompendo la sua relazione con la salute (i concetti di base della macrobiotica).
Una causa: l’Ereditarietà
Salvo malformazioni importanti l’ereditarietà non fa altro che definire alcuni punti deboli, alcune potenzialità di malattia che potranno o meno passare all’atto.
Una causa: I Sette Sentimenti
“I sette sentimenti” è un’espressione tradizionale che simboleggia ogni aggressione psicologica, emozionale, gli stress e la nostra maniera personale di rispondervi. Tutto ciò che noi abbiamo vissuto sin dal momento del nostro concepimento, s’inscrive in certi luoghi del nostro corpo, differenti per ognuno. Che possiamo fare di fronte agli squilibri e alle ostruzioni che – se ripetuti nel tempo – possono provocare problemi funzionali e poi lesioni e malattie? Armonizzare e far circolare il nostro Qi e comprendere, nell’esperienza e sul campo, dove e quando siamo fragili. Essere forti, è sapere dove, quando e come noi siamo deboli e cosa fare in quei momenti.
Una causa: Lo Stile di Vita
Lo stile di vita, come prevenzione della malattia, interviene innanzitutto sulla nostra longevità. La “quantità di Qi” che ci è attribuita dalla nascita non può che diminuire nel corso della vita. Obbedendo al Dao (Tao), quindi, gli Antichi “guardavano all’alimentazione e alle cose con le quali un uomo cerca egli stesso di riempirsi la bocca: così il Nobile Uomo sta attento alle sue parole ed è moderato nel mangiare e nel bere” (Yi Jing, esagramma n°27). “Gli antichi erano moderati nella loro alimentazione e regolati nelle loro attività. Evitavano il surmenage , si guardavano bene dal deteriorare il loro corpo e il loro spirito, permettendosi così di vivere un secolo” (Su Wen). Gli Antichi intervengono anche al livello delle energie ” nutritive e difensive” coniugando la congiunzione dei vari Qi da alimentazione e respirazione con i Qi dell’ereditarietà. Dallo stile di vita che adottiamo dipendono la qualità di quelle energie e la loro preservazione.
Una causa: Le aggressioni esterne
In MTC si prendono in considerazione per la malattia, come esempio delle aggressioni esterne, le “energie climatiche perverse, come il vento, il caldo, il freddo, l’umidità e la secchezza. Ne va dunque del come l’Uomo si adatta al suo ambiente naturale e alle sue variazioni. Certamente il vento, il caldo, il freddo, la siccità, l’umidità etc. possono essere davvero eccessivi e quindi nuocere, però, quasi sempre, non sono “perversi in sé per sé. Lo divengono solo per l?Uomo che non sa affatto difendersi dai loro eccessi o insufficienze.: deve essere capace – eccetto che per i cataclismi – di adattarsi ad ogni variazione climatica. E far sì che le malattie restino senza presa (Su Wen).
Stesso discorso vale per le aggressioni psichiche ed ogni aggressione mette comunque in gioco fondamentalmente la nostra responsabilità: Non in gioco altro che la nostra capacità d’adattamento di previsione e prevenzione.
In tale contesto si comprende bene la vocazione preventiva della MTC in Cina, di cui abbiamo scritto, la quale è rivolta all’essere integrale, somatico, energetico, psichico. Una tale vocazione è ben espressa dal concetto di Salutogenesi, tanto caro all’Antroposofia di Rudolf Steiner, ma negletto dalla quasi totalità del mondo medico e scientifico occidentale e moderno.
“…Apprezzando il loro cibo, contenti dei loro abiti, gioiosi nella loro mediocrità, senza voglia delle più alte condizioni, gli Antichi erano ciò che chiamiamo “semplici”. Accedere alla semplicità del Cuore è l’ultima prevenzione. é in questa e attraverso questa semplicità che noi accediamo alla nostra natura essenziale. La semplicità è il garante della nostra libertà: è essa la nostra migliore difesa” – Jean-Marc Kespi.
Essere forti, è sapere dove, quando
e come noi siamo deboli
e cosa fare in quei momenti.